mercoledì 6 giugno 2007

Jimi Hendrix e Paolo conte

li vedete vero? beh, così diversi e tanto amati, almeno da me.
C'era una folla immensa di geni musicali che corteggiavano la mia mente quando, asse dopo asse, una martellata dopo l'altra mettevo in piedi il blog.. con le difficoltà ampiamente descritte.

E' stato piacevole ascoltarli e sentirne l'evidente contrasto ma.. i geni non si battono a duello, semmai si integrano in qualcosa che risulta armonioso (e comunque consono al tema del blog).

Amore gridato quello di Hendrix? corde della chitarra morsicate e, proprio a Monterey, la chitarra andò in fiamme, correggetemi se sbaglio. La sensualità di Jimi può e deve avere come vicino di casa, almeno in questa fase, la sensualità di Conte.
Paolo Conte, scoperto in età più adulta: una rivelazione, sì.
Conte come una sorta di archetipo della virilità perduta, neppure immaginata! ciò che credetti di vedere tra le righe era un sogno d'amore maturo. Avrei voluto conoscerlo personalmente, sentivo che me ne sarei innamorata. Molto meglio invece non averlo mai visto perchè il genio spesso ha un pessimo carattere e non mi avrebbe nemmeno firmato un autografo, chissà.
Così.. ronfa nell'anima "alto" come si conviene appunto al mito.

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