venerdì 31 ottobre 2008

privato è ancora bello?

con tanta malinconia osservo questo presente così "privato".
In passato era tutto più grigio.. come i sedili dei bus.. come le brutte industrie e altro ancora.
Quel grigio mi appare ora quasi rassicurante.
Non è un buon segno, no.
I vecchi bus erano rigidi, praticamente senza sospensioni. Più posti a sedere e più pali ai quali aggrapparsi.
Non voglio il ritorno al passato ma solo qualche considerazione.

Che anni eterni quelli della "conversione al privato".
Un morso dopo l'altro il privato s'è mangiato tutto.
Il privato s'è mangiato i trasporti per terra..
per aria, per mare.. .
Il privato divora i binari, li sputa e devi andare in corriera, fai prima e.. costa meno?
Il privato s'è mangiato il telefono.
Si stava anche un'ora a chiaccherare con le amiche a tariffe un po' sovietiche ma...
C'era la spiaggia libera! c'erano i borghi dei pescatori...
il privato se li è mangiati.
Devi comprare un biglietto di carta sottile e avrai diritto a un ombrellone.
"Come.. non vuole l'ombrellone? ..che tipo...ho capito, vuole un lettino!
..sul bagnasciuga? no.... ho detto che non si può.. ma quale demaniale, cosa vuol dire domaniale? .. se vuole andare sul bagnasciuga deve pagare l'ingresso...Senti un po', butta fuori questo qui, da i numeri, vuole entrare senza pagare..."

il privato è colorato, di plastica e poi.. si butta.
Come la spazzatura.
Il frigo, la lavatrice, il televisore... il computer..
sono progettati per una breve, brevissima vita.
Tecnologici "feti " da adorare e uccidere.
Così ne compriamo altri, più colorati, con spigoli arrotondati...

- vede che bel design? -
Vendono il "design" nell'era del cattivo gusto.

i pescatori dei porticcioli non ci sono più, ci sono moli per le barche a vela e per le barche a motore, c'è.. anche un ottimo ristorante.. si chiama "il gambero"...

Al centro commerciale è quasi dolore fisico.
E' tutto orrendo.
Il rumore è assordante.
Il tracciato è un labirinto e gli umani non sono lì per le tue domande.
Gli umani lì spostano grosse carabattole di plastica e vetro. Non sentono la tua voce, sei stupido tu che non sai dove stai andando..
Devi spararla grossa, dire che vuoi .. che so.. una telecamera professionale..
il televisore più grosso che esista.. il computer più nuovo, quello di "ultima generazione".. allora tu senti la TUA voce e la SUA, e magari ti sorride.
Che strano mondo.
Un tempo - mica un secolo fa - ti sorridevano se chiedevi l'ora mentre adesso ti guardano male, vuol dire che non hai NEANCHE un orologio?????

.. eppure la cuccagna di plastica e le slot machine delle carte di credito cominciano a tradire.
La cartina plastificata con la quale compro le carabattole potrebbe scendere sotto zero, per un impossibile sortilegio..
I negozi abbassano le palpebre.
L'illuminazione si abbassa e c'è meno gente, meno rumore..
mi viene incontro un "promoter".. chi sei signor Promoter?
dov'è l'uscita, presto.
S'è fatto tardi.

mercoledì 29 ottobre 2008

ZHIAO-KHU, "impedimento minore"

Mi sono applicata con piacere a un vizio lontano:
la consultazione dell' I Ching.
L'Oracolo cinese... l' antichissimo gioco divinatorio che è stato oggetto di studi anche da parte di C.G.Jung.

Come molti sapranno l'approccio all' "Oracolo" richiede almeno due cose:
una domanda importante e un po' di concentrazione.
In genere l'approccio dovrebbe essere del tipo "come posso risolvere questo problema?"

E allora mi sono fatta interprete di un problema collettivo che non riguarda solo la mia persona ma qualche milione di persone e cioè:
il pubblico impiego !
:-)

Prima di procedere al lungo rituale mi sono concentrata. Poi ho chiesto... quale dovrà essere l'atteggiamento di tutti noi per superare questo momento critico?

dal punto di vista tecnico ho ottenuto l'esagramma numero 9, quello che viene definito

impedimento minore

- cielo sotto
- il vento sopra


Oracolo.

I venti del cielo:
le grandi correnti d'acqua determinano il tempo.
Provengono da ovest
portando dense nuvole, ma niente pioggia.
L'uomo superiore si adorna
come manifestazione della sua virtù.

Successo.

(aspetto sociale)
Vi trovate davanti al progresso dell'evoluzione dei tempi, delle mode, al cambiamento di generazioni e cose mutevoli. Lasciatevi trascinare, senza opporre resistenza o portare qualche
vostro cambiamento personale. Qualsiasi moto attivo possiate fare non causa cambiamenti ma conflitti. Qualsiasi sforzo facciate per liberarvi da questa situazione avrebbe l'effetto di intrappolarvi, ancora di più.
Non tentate di affrontare le forze che dirigono la vostra vita vi porterebbe a indietreggiare..
Solo nel vostro comportamento esteriore, nelle vostro aspetto e nei vostri modi, potete esprimervi liberamente senza imbarazzo nè conflitti.

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( sentimenti e relazioni)
A causa dei vostri sentimenti per gli Amici voi esaurite le loro richieste, richieste che urtano con il vostro carattere, che vi creano disagio, vi provocano.. vi imbarazzano.
Queste richieste sono così importanti per gli Amici che ogni resistenza ad esse avrebbe come risultato ansietà e ostilità estrema da parte loro.
Se il vostro "amore" è forte al punto di farvi agire contro i vostri principi, allora continuate a sacrificarvi liberamente, senza opporre resistenza, con affetto e buona grazia.
Se non riuscite a fare in modo di resistere alla vostra opposizione interiore agli impulsi degli Amici allora non dovreste assolutamente avere niente a che fare con loro.

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(aspetto spirituale)
Illusioni potenti e di grande portata potrebbero avere controllo su di voi. Inibirebbero la vostra vita spirituale in ogni occasione.
Se siete un artista siete vittima della moda.
Se seguite un maestro ne siete in adorazione...
Se siete un maestro vi fate prendere dall'orgoglio. Se siete cristiani siete fissati sulla dirittura interiore. Se siete un mago vi fate prendere dalla fantasia. Se siete freudiani siete prigionieri del vostro ego.
Seguite il sentiero di esistenza in armonia con altruismo e principi umanitari, giungerete a lacerare i nodi concettuali che vi intrappolano sul piano spirituale.

(metodo Reifler)



domenica 19 ottobre 2008

Barbato De Stefano "sala buia"

Visto il giovane Barbato su you tube .
(è gentile, mi ha mandato una mail !)

Sul treno, di ritorno a Genova, avevo tolto le scarpe coi tacchi e finalmente riposavo.
Due sedili più avanti un giovane cercava le carte, leggeva... commentava e si muoveva di continuo.

Non ricordo con chi stesse viaggiando ma ricordo bene con chi stava chiacchierando:
una giovane e bella coiffeuse.
Con un po' di sfrontatezza scivolai nella loro conversazione.
Non mi interessava affatto ciò che dicevano, quello che catturava la mia attenzione erano i pochi metri di teatro che si erano creati attorno al ragazzo.

Incominciare a conversare fu più naturale che dire: "permesso".
(2004: stavo per lasciare la poesia, un amore che va e viene nella mia vita).
E il biondino sembrò intuire qualcosa.

".. sto per dare un esame di letteratura"
"E Montale?"
Gli dissi che alla sua età avevo studiato molto gli ermetici.
dissi anche che avevo creato una mailing list per.. grafomani, insomma.. poeti.
Il suo sguardo si era agganciato così al mio e, per motivi molto diversi, eravamo entrati in perfetta sintonia.
Com'ero malinconica. Come quando si chiude una storia d'amore e la freschezza di Barbato mi aveva messo allegria.

Gli rammentai alcuni versi di Montale e lui prese appunti..
"hai letto la farandola dei fanciulli ?.."
"..aspetti, prendo nota"
"Avrai letto Arsenio.. immagino"
"no"
La giovane coiffeuse, seccata, si sentiva trascurata e non capiva.
Le chiesi dove fosse il suo negozio e, mentendo, dissi che ci sarei andata ma purtroppo non avemmo altro da dirci.

Scesa alla stazione di Genova avevo il biglietto da visita del giovane in tasca e lui la mia mail su un foglio di appunti.
Ma adesso basta con le sciocchezze, andate subito a vedere
"sala buia di Barbato De Stefano"
su you tube!...

Una cosa dimenticavo: musica del pianista Giuseppe Devastato, decisamente gradevole.


martedì 14 ottobre 2008

il gioco

il gioco è pronto. Almeno a grandi linee.
Se volessi potrei andare oltre, anche nei dettagli ma preferisco contemplarne l'impalcatura, le travi portanti.
Ho pensato a un gioco televisivo che non faccia vomitare
intanto ascolto e consiglio di cliccare sia Boris the spider (gli Who!) sia il ragazzo prodigio francese dal nome un po' strano: Mattrach.. bella la sua "crazy bell" no??
SEGUE...

mercoledì 1 ottobre 2008

soap box

questo diario è sconclusionato nella migliore accezione del termine e cioè non ha una conclusione fissa.

Oggi - domani chissà- il blog è la mia soap box.
Come nella vecchia Inghilterra chiunque aveva la possibilità di salire su una grossa scatola di "sapone" e dire quello che gli passava per la testa nel bel mezzo diHide park io mi metto qui e parlo...

Questa sera in tv si dibatteva sulla crisi della carta stampata e sull'onda anomala che rappresenta la rete, dove utenti, più o meno protagonisti di una informazione selvaggia, per ora ingovernabile si scatena come le pare.
Ho visto negli occhi del giornalista lo smarrimento di chi tiene stretto qualcosa che somiglia al mio EX posto fisso.

In passato mi è stato detto che se non volevo diventare una passacarte rimbambita avrei dovuto sfidarmi, imparare almeno i rudimenti che permettono di utilizzare il computer.
L'ho fatto per aprire uno spiraglio alla vita da statale in via di rottamazione che si stava chiudendo a poco a poco davanti a me e ci ho preso gusto.

Il bello della rete è la quasi illimitata possibilità di raggiungere chiunque e comunicare, non necessariamente fare del giornalismo o letteratura.

La crisi dei giornali è storia troppo vecchia per dare la colpa al web, semmai il lettore e il suo palato hanno preso due vie divergenti: si sono fatti più esigenti da un lato e intorpiditi dall'altro.
Poi non è neppure male che uno scriva le sue sciocchezze qui, in queste case di vetro piene di correnti d'aria. In fondo la scrittura è terapeutica per colui che scrive e questo è già molto.

Invece la vera responsabilità dei giornali nel calo delle vendite è secondo me la mancanza di un minimo di reciprocità con i lettori, ovvero tu scrivi l'articolo e io soggetto passivo (oggetto) sorseggio le tue parole in modo acritico.
Se ho qualcosa da dire è praticamente impossibile interagire.
Un tempo c'era la rubrica de "la posta dei lettori".
Ma ora sembra che nessuno legga ciò che il lettore scrive o suggerisce e alla lunga questo stanca, gli articoli non sono più graffianti come un tempo, i giornali sono spesso asserviti a una linea e questo rende tutto terribilmente indigesto.