venerdì 7 novembre 2008

piazza della Vittoria

Giù per la scalinata,
di sera, era settembre,
il sole spogliava di luce le aiole dell’esedra,
tu ricordavi i versi del triste Mimnermo
“noi siamo come le foglie che la fiorita
stagione di primavera genera”,
ma che gioia
la tua gonna al vento, che fiori rossi
mentre le nubi correvano verso la notte,
frusciavano nei tuoi occhi petali freschi,
io ero pieno di colori, avrei voluto cielo
più cielo per gridare,
che importa se i versi
di Mimnermo sono veri, se qui, se ora
sono felice come se la vita degli uomini
durasse per sempre, in eterno,
ma quanti
anni fa, o l’anno scorso, o mai, noi giù
per la scalinata, di sera, nel sole che muore.

(da Le amorose fiamme, S. Marco dei Giustiniani, Genova, 1999)

Questa poesia del professor Luigi Fenga (ex insegnante al liceo D'Oria) è per me una folata di vento. Il ricordo dell'altissima scalinata, i fiori.
Lassù, ma anche più in basso, tutti gli antichi lecci che questo Pontefice benedetto ha messo al rogo!! su wikipedia si trovano discrete foto della scalinata delle caravelle
Caro Fenga, ha visto che carciofi hanno messo al posto dei lecci?
i miei lecci...i suoi..
Se le capita batta un colpo. La mia "via Aurea" finalista Genova città cultura 2004 non è stata publicata perchè non ho pagato un certo bollettino!! :-))
Lei dovrebbe avere delle mie poesie.. io le ho perse, perdo tutto, specialmente le poesie.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa Camilla, ma non ho capito il mess che mi hai lasciato...

Unknown ha detto...

La poesia Piazza della Vittoria non è stata scritta dal prof. Roberto Fenga, che fu insegnante al Liceo D'Oria, ma da me, Luigi, suo fratello, medico e scrittore, di cui molti dati si possono trovare in internet. Un altro Luigi Fenga, nostro nonno, è stato un famoso Liutaio di Catania. La violinista austriaca Elisabeth Stettner suonerà quest'anno a Graz, con uno strumento Fenga, musiche di Mozart e Vivaldi.
Grazie

camilla ha detto...

ora che ci penso, caro Gigi..è sorprendente il mare di coincidenze.
Allora ti dirò: io ho conosciuto il professore di latino e greco (sez. H liceo Doria) Luigi Fenga a una delle tante presentazioni alla libreria del porto antico. Forse in quel caso era l'editore Devoto di "San Marco dei Giustiniani" oppure la commemorazione di Luigi Tenco... non ricordo bene. Certo è che "quel" professor Fenga ha pubblicato poesie e collaborava a "resine".
Il Luigi liutaio è il nonno? che strana famiglia siete?
non ci capisco niente perdonami.
;-)