mercoledì 11 febbraio 2009

il segreto della zia cinese

Paolo assecondava appena il volante, con gesti leggeri, lungo la strada sinuosa, tutta curve, della "nostra" Cote D'Azur.
Era piuttosto divertito mentre si apprestava a spiegare il mistero di sua madre, la piccola "cinese".
Con lui avevo un rapporto privilegiato, si era proposto a me nella veste di fratello maggiore e la complicità sul "suo" segreto ci aveva uniti a filo doppio.
Tonia aveva davvero tratti orientali, finalmente lo stava ammettendo.
Lui stesso aveva bellissimi occhi neri dal taglio medio orientale, ancora diversi da quelli della madre.
- ricordi la battaglia di Marengo?... Napoleone? -
- boh, sì... -
lui aveva riso ancora chiudendo una curva, forse dalle parti di Cassis.
Ne aveva parlato con Roberto e con Eugenio entrambi molto colti.
(Roberto poi mi aveva sempre messo soggezione, quest'omone uno e novanta dalla profonda voce da basso era stato presidente del Centro Alfieriano ed era l'unico in grado di autenticare gli scritti dell'Alfieri del quale io avevo avuto appena un'infarinatura scolastica).
Beh, non vi erano certezze ma una vaga ipotesi che Napoleone si fosse avvalso di truppe di mongoli e di tartari alla battaglia di Marengo era suggestiva.
Restai in silenzio.
Pensai che mi prendesse in giro perchè rideva, era dissacrante di professione.
Paolo disse che si trattava solo di un'ipotesi ma che... vista la somiglianza davvero impressionante di zia Tonia con la tipica donna orientale... era possibile che un'antenata delle parti di Pavone (un ramo della famiglia di Madre proveniva da lì) fosse stata presa su un prato come accadeva da sempre in guerra e che un piccolo gene della mongolia fosse arrivato fino a noi.
Rimasi incantata al punto che lui, già con la mente altrove, mi pregava di non annoiarlo con i miei improvvisi appetiti e di dirgli subito se avessi fame , almeno avrebbe evitato quelli che lui definiva "i tuoi capricci alimentari"

SEGUE...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cara Camilla,
il Tuo scritto porta alla curiosità. Io, senz'altro, continuerei volentieri a leggere. Continua....un
caro saluto e buona domenica.
Mario