mercoledì 11 giugno 2008

non è lui

.. quell'estate torrida si era preannunciata con molte strane incongruenze.


Ricordo perfettamente quando lo vidi la prima volta, fu subito una risata interiore e sulle labbra un sorriso, scioccamente timido. Sapevo bene che il suo aspetto mi aveva delusa, tuttavia negavo strenuamente l'altra mia voce (due voci in un solo corpo), la voce spietata che mi faceva notare l'apice della sua calvizie simile al piccolo bernoccolo del limone, quei baffi senza significato, quella faccia tonda non solo per fisionomia ma per sicuro eccesso alimentare, decisamente buffa, tutt'altro che poetica.
Vista la lunga attesa e il momento melodrammatico negai tutto questo e preferii pensare all'entrata trionfale di un grosso gatto nella mia vita.
Avevo ancora scelto di immaginare e non vedere.

gli occhi neri, lucidi, dall'espressione un po' torbida, mi scrutavano stretti a fessura, come quelli di un grosso gatto in calore.
Il mio sguardo che immaginava senza voler vedere s'inerpicò ancora per la salita del mito, i primi passi, sapendo di mentire.

In effetti al binario, l'altra voce aveva sentenziato: NON E' LUI.
Non avevo voluto ascoltarla ma era chiaro che non era l'ultimo uomo, come da mesi avevo desiderato che fosse.

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