martedì 1 luglio 2008

i cavalieri neri..

prima di scrivere ho cliccato qui sopra. La profonda voce di Jimi Hendrix pare darmi l'energia di cui ho bisogno per i cavalieri neri... ne ho accennato al post di ieri.
Li chiamo così per comodità, loro ci tengono in pugno praticamente tutti i giorni.
Non siamo eternamente posseduti dal male perché ognuno di loro
( come le monete) ha anche una faccia "buona" e quella la tengo come asso nella manica, per tirarci su il morale.

Siamo animali (i più autodistruttivi del pianeta) e la nostra prima caratteristica animale è agire d'istinto.

In modo immediato.

L'essere immediati riguarda l'agire senza troppo pensare e talvolta senza pensare affatto.
Senza meditare.
Perfetto se si tratta dell'istinto di aggrapparsi al tronco in un fiume in piena o del super udito della mamma quando il figlio è neonato; (la zebra annusa l'aria, fiuta il leone e scappa, i babbuini si accoppiano per riprodursi, il salmone risale la corrente per deporre le uova e gli esempi di "istinto" si sprecano).

L' immediatezza diventa però un freno alla spinta evolutiva quando diventa stile di vita o ne influenza gran parte.

Spesso si apprezzano persone "aggressive" in virtù del fatto che ci appaiono "dirette", prive di ipocrisia ma spesso non è così, si tratta di persone che tendono o impostano la loro vita all' immediatezza, all'immediata reazione (non mediata dalla riflessione).
C'è molta confusione in merito.
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Prendendola molto alla lontana vorrei riflettere sulla speculazione edilizia fra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, salutata da tutti come misuratore di felicità nazionale.
Se mi fermo a riflettere ricordo i cantieri (almeno quelli che vedevo io) nascere uno dopo l'altro nel giro d'una stagione. Andavo in campagna e c'era una villetta in costruzione.
Il mattone, il cemento mangiavano il prato incolto, estirpavano vigorose erbacce.. e, per me che ero piccola, questo era "mettere ordine" per fare come in città: camminare senza sporcare le scarpe di terra!

Certe aberrazioni le impari anche senza spiegazioni.
Dalle risate del geometra, dalla camicia bagnata del muratore (deve pur servire tutta questa fatica!) e dalla felicità del padrone che osserva l'andamento dei lavori.

L'anno dopo c'è anche un palazzo nuovo, molto simile agli altri o stravagante solo nei dettagli, quelli che lo faranno ricordare per la sua bruttezza.
C'era fretta.
Immediatezza.

Non c'era tempo per un quartiere "pensato" in ogni aspetto ma solo la volontà di possedere delle case, di ottenere quella precisa parcella.. senza fermarsi a riflettere, pensare.
Ai posteggi, troppo pochi per un condominio... e gli alberi? e il prato...

Immediatezza coniugata all'avidità sia ben chiaro.
Il boom dell'edilizia si è mangiato tutto, macchia mediterranea, boschi, bionde distese di grano pronto per la mietitura..

In effetti immediatezza e avidità vanno spesso insieme, come una coppia di successo.

E anche nell'amore l'immeditezza gioca un ruolo determinante, vedremo.

Segue...

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